08/02/15
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Spunta l'ombra dei Templari dietro il mistero della Sindone
Ipotesi studiosi, forse l'Ordine venerava il Mandylion di Edessa
Roma - I Templari, l'ordine religioso-militare piu' potente del Medioevo, probabilmente per un certo periodo custodirono la Sindone oggi
conservata a Torino. Dopo l'importante libro di Barbara Frale, 'I
Templari e la Sindone di Cristo' (Il Mulino), il nuovo numero della
rivista 'Storia in Rete' (luglio-agosto) diretta da Fabio Andriola si occupa di come e' arrivata la Sindone in Europa e
soprattutto del ruolo giocato dai Cavalieri del Tempio in questa
vicenda. Lo fa tenendo conto del legame fra il 'Demone Barbuto'
chiamato Baphometto, l'effigie che in segreto i templari avrebbero
venerato, e il Sacro Lino che pochi anni dopo il loro rogo comparve a
Lirey. Un articolo a firma di Massimo Centini, 'I Templari distrutti
per la Sindone', dalle pagine della rivista spiega infatti che i
Templari forse veneravano in segreto il Mandylion di Edessa, che dopo
il 1300 sara' chiamato 'Sindone'.

Nella primavera 2010 sara' nuovamente possibile vederla dal vivo. Ma
per secoli il 'Sacro lino' non era accessibile che a pochissime
persone. La Sindone, spiega 'Storia in Rete' e' storicamente
'monitorabile' a Lirey in Francia a partire dal 1353-'56: in quel breve
periodo sappiamo che la reliquia era di proprieta' della famiglia
francese de Charny; fu un membro di questa nobile famiglia, Margherita
de Charny, che la cedette ai Savoia. Prima di allora abbiamo tutta una
serie di tracce ed indizi che collocano la Sindone in varie localita'
tra loro prive di apparenti legami. Un cavaliere crociato, Robert de
Clary, presente alla presa di Costantinopoli, nel 1204, scrisse nelle
sue memorie ('Prologues de Costantinoble' ) di aver visto la Sindone
nella chiesa di Santa Maria di Blacherne. Dopo il sacco di
Costantinopoli non si ebbe piu' alcuna notizia della Sindone in quella
citta'.E' stato ipotizzato che a portare la Sindone in Europa abbiano
contribuito i Cavalieri Templari: infatti e' tesi abbastanza diffusa,
anche se non confermabile, che insieme al gran maestro templare Jacques
de Molay, nel 1314 a Parigi fu bruciato anche Goffredo di Charny
(Charnay), governatore di Normandia. Forse un antenato della famiglia
di Lirey che possedeva la Sindone. Altra famiglia con presunti
esponenti Templari era quella dei de La Roche: si dice che uno di essi,
Ottone de La Roche, avrebbe prelevato la Sindone a Costantinopoli per
inviarla in Europa. Vi e' chi sostiene un legame di parentela tra Goffredo di Charny
templare, arso nel 1314 a Parigi, e la famiglia omonima che risultera'
essere in possesso della Sindone a Lirey. L'aspetto piu' singolare
della questione e' relativo al presunto idolo barbuto, che si diceva
fosse adorato dai Templari con devozione feticistica. Quest'idolo era
conosciuto come Baphometto', ma non abbiamo fonti certe sul suo aspetto
effettivo. Da un punto di vista etimologico e' stato interpretato come
una corruzione di Maometto, ma si tratta comunque di illazioni non
supportate da un fondamento storico. Ebbene, si suggerisce la
possibilita' che il mitico Baphometto in realta' fosse un'effigie di
Cristo, probabilmente il Mandylion, ovvero la Sindone ripiegata.

http://www.adnkrono s.com/IGN/ Altro/?id= 3.0.3596383704



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